domenica 15 marzo 2009

Storielle morali (1)

C'era un paese in cui imperversava una banda di feroci giganti. Il re, impotente, decise di rivolgersi ai cavalieri erranti: pubblicò un bando in cui si prometteva la mano della principessa sua figlia al cavaliere che avesse meglio sconfitto i giganti. Che un qualsiasi cavaliere errante ben armaturato e superbamente cavalcato fosse in grado di sconfiggere un pulcioso colosso, infatti, non c'era dubbio. Non bastava farlo: bisognava farlo correttamente.
Si presentò un primo cavaliere. S'inchinò di fronte al re, baciò la mano destra alla principessa, che nella sinistra teneva un giglio bianco, e si portò di fronte alla grotta che faceva da covo giganti, da cui non tardò a uscire uno di quei mostri. Il cavaliere gli intimò d'arrendersi, ma il gigante, come tutta risposta, si mise a ridere. Il cavaliere iniziò allora con una lunga spiegazione a dire che non era bene quello che il gigante stava facendo. Il rozzo omaccione, mentre il cavaliere parlava, tirò fuori una pesante clava e gliela diede in testa. Il cavaliere stramazzò a terra e la principessa, il giglio in mano, si girò disgustata dall'altra parte.
Un secondo cavaliere si presentò all'impresa, e un secondo gigante fece capolino dall'ingresso della grotta. Non appena il gigante uscì dalla caverna, il cavaliere lo infilzò con la sua lancia. Con sua gran delusione, la principessa non sorrise compiaciuta, né gli lanciò il giglio. Al contrario, una lacrima le rigò la guancia. L'asciugò con un fazzoletto, che lanciò sul corpo esanime del gigante.
Arrivò un terzo cavaliere, che si parò di fronte al terzo gigante. Anche il terzo paladino, come il primo, gli intimò d'arrendersi, e il gigante ancora rise. Anche lui protestò le ragioni del re e del regno contro il gigante. Questi alzò nuovamente la pesante mazza, ma il cavaliere non si fece trovare impreparato e, dopo un faticoso duello, lo uccise.
La principessa lanciò il suo giglio al cavaliere e lo sposò.

venerdì 6 marzo 2009

Limerick-intervallo

Buona gente di Zoagli e di Rapallo,
vogliate voi scusare l'intervallo.
Non son vaporizzato,
ma solo un po' impegnato.
A rivederci a dopo l'intervallo.