Se leggete ben che c’è,
ne vedrete delle E.
“Se per delle spesette sceme spende,
né le mele, né le pere le prende.”
Guarda quà, guarda là,
siam finiti nella A.
“Sa par dalla spasatta sciama spanda,
nà la mala, nà la para la pranda.”
Oh, la A non c’è più,
cancellata dalla U.
“Su pur dullu spusuttu sciumu spundu,
nù lu mulu, nù lu puru lu prundu.”
Dove siamo non lo so,
però vedo delle O.
“So por dollo sposotto sciomo spondo,
nò lo molo, nò lo poro lo prondo.”
Firulilà, firulilì,
sento suonare tantissime I.
“Si pir dilli spisitti scimi spindi,
nì li mili, nì li piri li prindi.”
lunedì 17 dicembre 2007
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2 commenti:
Interessante esperimento, sembrano frasi dialettali! I più cordiali auguri di buone feste. Annarita
Quando aveva due anni circa, mia figlia s'inventò il gioco di cambiare le vocali alle parole; dicendo una frase con tutte A ("Babba, andama a spassa"), poi con tutte E, e via andando. Trovandomi lontano per lavoro, ripresi questo gioco nelle filastrocchette mono-vocali, che poi spedivo a moglie e figlia.
Ciao e buone feste anche a te,
Màz
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