In un giardino pieno di fiori
viveva un drago dai mille colori
mangiava solo fragole e more
dormiva molto e sognava l'amore
Ma una draghetta che fosse carina
dolce, sensibile, un po' sbarazzina
col manto lucido e gli occhi di fata
lui non l'aveva ancora incontrata:
tutte le amiche che aveva intorno
erano frivole e un po' perdigiorno
non s'occupavano che di vestiti
di parrucchieri, di ciprie, d'inviti…
Il nostro drago, da sognatore,
voleva un anima, cercava un cuore,
e fu per questo che senza preavviso
un bel mattino partì, all'improvviso.
Guadò torrenti, passò confini,
sfidò foreste fitte di pini,
percorse valli, scalò montagne
viaggiò per mari, colline, campagne.
In tutti i luoghi che raggiungeva
il nostro drago sempre chiedeva
della draghetta buona e graziosa
che lui voleva fare sua sposa;
ma da nessuno riusciva ad avere
qualche notizia, qualche parere:
gli elfi e gli gnomi da lui interrogati
gli rispondevano assai sfiduciati:
"Una compagna così, caro drago,
non te la fabbrica nemmeno un Mago!"
Lui ripartiva, ogni volta più lento,
la coda floscia e l'occhio un po' spento:
sentiva il cuore che quasi scoppiava
per il suo sogno che non si avverava…
Ma finalmente, in un giorno d'estate,
in mezzo a un campo di zucche e patate,
vide una splendida draghetta d'oro
con un musetto che era un tesoro!
Lui da lontano le fece un inchino;
lei gli sorrise e gli andò più vicino;
lui delicato le cinse la vita
con la sua coda tenera e ardita…
Lei con dolcezza lo prese per mano
e se ne andarono insieme, lontano…
c'era la musica, nel loro cuore
e, tutto intorno, soltanto amore.
Sissi, primavera 1983
lunedì 31 dicembre 2007
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