C’era una talpa di nome Luca
Che voleva scavarsi una buca.
Scava, scava, ma la terra era troppo dura.
Luca la talpa chiamò allora il bastone:
“Bastone, buca la terra così che io mi possa scavare la tana.”
“Cara talpa no, che non la scaverò,” rispose il bastone.
Luca la talpa chiamò allora il chiodo:
“Chiodo, pungi il bastone,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non lo pungerò,” rispose il chiodo.
Luca la talpa chiamò allora il martello:
“Martello, picchia il chiodo,
che non vuole pungere il bastone,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non lo picchierò,” rispose il martello.
Luca la talpa chiamò allora il fuoco:
“Fuoco, brucia il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non lo brucerò,” rispose il fuoco.
Luca la talpa chiamò allora l’acqua:
“Acqua, spegni il fuoco,
che non vuole bruciare il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non lo spegnerò,” rispose l’acqua.
Luca la talpa chiamò allora il sole:
“Sole, asciuga l’acqua,
che non vuole spegnere il fuoco,
che non vuole bruciare il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non l’asciugherò,” rispose il sole.
Luca la talpa chiamò allora la nuvola:
“Nuvola, copri il sole,
che non vuole asciugare l’acqua,
che non vuole spegnere il fuoco,
che non vuole bruciare il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non lo coprirò,” rispose la nuvola.
Luca la talpa chiamò allora il vento:
“Vento, spingi via la nuvola,
che non vuole coprire il sole,
che non vuole asciugare l’acqua,
che non vuole spegnere il fuoco,
che non vuole bruciare il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, via non lo spingerò,” rispose il vento.
Luca la talpa chiamò allora la montagna:
“Montagna, ferma il vento,
che non vuol spinger via la nuvola,
che non vuole coprire il sole,
che non vuole asciugare l’acqua,
che non vuole spegnere il fuoco,
che non vuole bruciare il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa no, che non lo fermerò,” rispose la montagna.
Luca la talpa chiamò allora il terremoto:
“Terremoto, sbriciola la montagna,
che non vuole fermare il vento,
che non vuol spinger via la nuvola,
che non vuole coprire il sole,
che non vuole asciugare l’acqua,
che non vuole spegnere il fuoco,
che non vuole bruciare il martello,
che non vuole picchiare il chiodo,
che non vuole bucare la terra,
così che io possa scavare la mia tana.”
“Cara talpa sì, la sbriciolerò lì,” rispose il terremoto.
Prima che il terremoto la distrugga, la montagna va a fermare il vento;
ma prima che la montagna la fermi, il vento va a spinger via la nuvola;
ma prima che il vento la spinga via, la nuvola va a coprire il sole;
ma prima che la nuvola lo copra, il sole va a asciugare l’acqua;
ma prima che il sole l’asciughi, l’acqua va a spegnere il fuoco;
ma prima che l’acqua lo spenga, il fuoco va a bruciare il martello;
ma prima che il fuoco lo bruci, il martello va a picchiare il chiodo;
ma prima che il martello lo picchi, il chiodo va a pungere il bastone;
ma prima che il chiodo lo punga, il bastone va a bucare la terra
e Luca la talpa si può scavare la sua tana.
domenica 9 dicembre 2007
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4 commenti:
Deliziosa filastrocca, mi hai rammentato "Alla fiera dell'est" di Branduardi. Buona serata. Annarita.
Qui si insinua che la buca di Luca conduca alla casa del Duca. Sarà vero?
Annarita, il modello dev'essere abbastanza universale: io mi sono ispirato a una variante credo giamaicana, in cui protagonista è Anansi il ragno alle prese con un maiale che non ne vuol sapere di attraversare un fiume.
Giuliano: la buca serpenteggia, ci s'arriva con un Tuca-tuca.
Un tuca-tuca?? L'avarà minga ciapà la ciùca, la talpa Luca nella sua buca?
(penso che un po' di milanese mazapegul lo conosca: ci si chiede se la talpa si è ubriacata) ("prendere la ciucca" è ubriacarsi)
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