Ecco alcuni degli intrattenimenti più popolari sull'auto che mio padre conduceva, più spesso che no, sulla tratta Milano-Ravenna.
1) "Saltare il 3". Si dicono i numeri a turno, ma si devono saltare i multipli di 3 e i numeri che contengono la cifra 3: 1,2,4,5,7,8,10,11,14,16,17,20,22,24...
2) Risalire alla provincia dalla targa dell'auto (gioco estintosi con la riforma delle targhe).
3) Salutare gli altri automobilisti, o far loro le corna (sconsigliato in quest'epoca così poco incline al sorriso).
4) Leggere un bel libro (e dopo poche pagine fermarsi a vomitare sul guard-rail per il mal d'auto).
5) Dire delle parole a turno: la parola che segue deve iniziare con l'ultima sillaba della parola precedente; non sono ammesse ripetizioni di parole: to-po. po-co, co-modi-no, no-stro, stro... (risolini dal sedile posteriore).
6) Durante il viaggio in auto i bambini, in assenza d'altro da fare, sono più ricettivi verso la comunicazione verbale. Se volete spiegar loro le sottigliezze del sistema copernicano, il fatale errore di Napoleone a Waterloo o la vera storia di nonna Isolina, quello è il momento giusto.
7) L'intrattenimento principe, comunque, era la storia improvvisata. Si iniziava da uno spunto a caso, per esempio un gatto che attraversava perigliosamente la strada, e da lì partiva una lunga narrazione che -miracolo- si concludeva con la punizione dei malvagi e la felicità dei buoni proprio all'inizio dello sterrato che portava all'aia della zia Sarina.
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2 commenti:
Ripensandoci bene, era l'unica cosa a cui servivano davvero le targhe delle macchine. C'erano un sacco di giochi da fare, con le targhe... Io mi ricordo quando hanno introdotto le lettere in mezzo ai numeri, e d'improvviso mi sono trovato una macchina targata MIAO (Milano-A-zero...). Poi erano arrivato le MIEO (i gatti fanno anche mieo, è vero), eccetera. (credo fosse il 1967, o giù di lì).
Un'altra cosa divertente sono i teloni dei camion, i furgoncini con le insegne. Il più bello l'ho visto pochi anni fa, un "truck" olandese con su scritto VAN DER KWAAK e un'anatra stile Paperino come stemma. Se ne trovate uno più bello, fatemelo sapere.
(Penso che Van der Kwaak fosse proprio il cognome)
imparato molto
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