martedì 22 aprile 2008

Bradipo

Ed è tipico del bradipo
quel suo movimento statico:
non si muove e non dà adito
a sospetti o congetture
Lento e solenne s'arrampica apatico
sempre sul volto un sorriso simpatico
il suo costume di vello e di muschio
caldo lo copre dal male e dal rischio
"Non mi muovo", e non si muove;
non si vedon cose nuove,
anche il mondo è molto bradipo.
Tutto intorno il sole muove
l'universo fa sonare
la memoria universale
E' gran merito del bradipo
il non dar comunque adito
a sospetti o congetture.

Emilio Gauna, da nonblog

3 commenti:

Giuliano ha detto...

Ormai è un bradipo antico, quasi paleontologico...
Il mondo dà l'impressione di non muoversi mai, poi si muove.
Come funziona lo ha spiegato benissimo Melville in Moby Dick: lunghi capitoli di navigazione lenta, poi le balene. E lì qualcosa cambia, quando incontri le balene: quanto meno, ti tocca lavorare.

mazapegul ha detto...

Caro Giuliano, mi chiedo, rileggendo il bradipo, come il suo Autore, il tuo amico E. Gauna, lo immaginasse musicato. (Perchè, si capisce, è una poesia scritta su uno spartito -disperso?).
Màz

Giuliano ha detto...

Beh, è purissimo Rossini.
Hai presente il dialogo Dandini-don Magnifico nella Cenerentola?
"Un segreto d'importanza
un arcano interessante
or le vado a raccontar."