Sfortu-gatto di Càsola Canina,
nascosto notte e dì nella cantina,
fài la valigia
e il piede pigia
in direzion di Càsola Topina.
mercoledì 7 maggio 2008
lunedì 5 maggio 2008
Svaghi per lunghi viaggi in automobile I
Il viaggio famigliare in auto è un luogo universale della modernità, a esorcizzare il quale sono stati inventati: l'autoradio, il gameboy portatile, lo schermo televisivo sullo schienale del sedile. Però, la monotonia stessa del viaggio fa sì che i bambini siano altamente ricettivi e concentrati e, in assenza di alternative, vogliosi di dialogo e svago coi genitori. Il viaggio in auto è quindi il momento ideale per improvvisare cori montani, raccontare storie, dare insegnamenti morali, divertirsi con i giochi di parole. Tutte attività che, tra l'altro, impediscono al conducente di addormentarsi.
Uno dei giochi automobilistici preferiti da mia figlia è una improvvisazione musicale sui numeri, che può andare avanti anche per diverse centinaia di chilometri. Il motivo musicale ce lo mette il genitore di turno, l'animale da contare viene scelto dopo breve trattatativa, le situazioni vengono improvvisate secondo l'estro del momento. Il figlio o la figlia devono indovinare il numero da mettere al posto di "?".
Ecco un esempio.
"Non avevo nessuna pecora,
ne compro 5 al mercato;
di...?"
5
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 5 pecorelle,
altre 3 le ho trovate sperdute in un bosco;
di...?"
8
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 8 pecorelle,
ma una s'innamora di un pecoro incontrato lungo la strada,
così se ne va via con lui;
di...?"
7
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 7 pecorelle,
arriva un lupo
che ha una fabbrica di maglioni di lana
e me ne compra 2;
di...?"
5
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 5 pecorelle,
ma poi mi accorgo che una di esse non è una pecorella, ma uno yak tibetano dal pelo bianco,
di...?"
4
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
...e così via, in calando e in crescendo...
Uno dei giochi automobilistici preferiti da mia figlia è una improvvisazione musicale sui numeri, che può andare avanti anche per diverse centinaia di chilometri. Il motivo musicale ce lo mette il genitore di turno, l'animale da contare viene scelto dopo breve trattatativa, le situazioni vengono improvvisate secondo l'estro del momento. Il figlio o la figlia devono indovinare il numero da mettere al posto di "?".
Ecco un esempio.
"Non avevo nessuna pecora,
ne compro 5 al mercato;
di...?"
5
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 5 pecorelle,
altre 3 le ho trovate sperdute in un bosco;
di...?"
8
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 8 pecorelle,
ma una s'innamora di un pecoro incontrato lungo la strada,
così se ne va via con lui;
di...?"
7
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 7 pecorelle,
arriva un lupo
che ha una fabbrica di maglioni di lana
e me ne compra 2;
di...?"
5
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
"Avevo 5 pecorelle,
ma poi mi accorgo che una di esse non è una pecorella, ma uno yak tibetano dal pelo bianco,
di...?"
4
"...pecorelle
che cosa me ne farò?"
...e così via, in calando e in crescendo...
sabato 26 aprile 2008
Struzzi
Corrono inciampano struzzi
venite a vedere gente
i grandi e famosi struzzi
struzzi dagli occhi gentili.
Codeste enormi galline
non volano e corrono enormi
corrono beccano ingollano
però volare non sanno.
Con le lor corte ali
tentano invan spaventarmi
ma nel sentiero sassoso
terreno assai accidentato
non vedo cose giganti
non vedo condor furenti
non vedo struzzi volanti
vedo inciampare frementi
tre o quattro struzzi cadenti.
Emilio Gauna, da nonblog
venite a vedere gente
i grandi e famosi struzzi
struzzi dagli occhi gentili.
Codeste enormi galline
non volano e corrono enormi
corrono beccano ingollano
però volare non sanno.
Con le lor corte ali
tentano invan spaventarmi
ma nel sentiero sassoso
terreno assai accidentato
non vedo cose giganti
non vedo condor furenti
non vedo struzzi volanti
vedo inciampare frementi
tre o quattro struzzi cadenti.
Emilio Gauna, da nonblog
martedì 22 aprile 2008
Bradipo
Ed è tipico del bradipo
quel suo movimento statico:
non si muove e non dà adito
a sospetti o congetture
Lento e solenne s'arrampica apatico
sempre sul volto un sorriso simpatico
il suo costume di vello e di muschio
caldo lo copre dal male e dal rischio
"Non mi muovo", e non si muove;
non si vedon cose nuove,
anche il mondo è molto bradipo.
Tutto intorno il sole muove
l'universo fa sonare
la memoria universale
E' gran merito del bradipo
il non dar comunque adito
a sospetti o congetture.
Emilio Gauna, da nonblog
quel suo movimento statico:
non si muove e non dà adito
a sospetti o congetture
Lento e solenne s'arrampica apatico
sempre sul volto un sorriso simpatico
il suo costume di vello e di muschio
caldo lo copre dal male e dal rischio
"Non mi muovo", e non si muove;
non si vedon cose nuove,
anche il mondo è molto bradipo.
Tutto intorno il sole muove
l'universo fa sonare
la memoria universale
E' gran merito del bradipo
il non dar comunque adito
a sospetti o congetture.
Emilio Gauna, da nonblog
mercoledì 16 aprile 2008
NUVOLE
“Nuvolone spinto dal vento,
dove vai così contento?”
Vado a nasconder la luna che sfoggia
la sua falcetta e porto la pioggia
sopra i campi e le città
e sulla bimba che a parlarmi sta.
“Ma se prendo l’aereoplano
e sopra ti volo piano piano,
non ritorno a veder tutto,
luna e stelle, ed è anche asciutto?”
E vedrai anche, se guardi sotto,
noi nuvoloni che, otto a otto,
senza motore e senza elica
andiam veloci verso l’America.
“Ma è proprio in America che voglio andare
con la mamma a ritrovare
il babbo che un giorno via è volato
e non è ancora ritornato!”
dove vai così contento?”
Vado a nasconder la luna che sfoggia
la sua falcetta e porto la pioggia
sopra i campi e le città
e sulla bimba che a parlarmi sta.
“Ma se prendo l’aereoplano
e sopra ti volo piano piano,
non ritorno a veder tutto,
luna e stelle, ed è anche asciutto?”
E vedrai anche, se guardi sotto,
noi nuvoloni che, otto a otto,
senza motore e senza elica
andiam veloci verso l’America.
“Ma è proprio in America che voglio andare
con la mamma a ritrovare
il babbo che un giorno via è volato
e non è ancora ritornato!”
giovedì 13 marzo 2008
Limerick
Un cane quasi umano a Pantigliate
Credeva, lui, di far delle risate.
Digrigna a più non posso,
dai denti cade l’osso,
e ora piange un cane a Pantigliate.
Credeva, lui, di far delle risate.
Digrigna a più non posso,
dai denti cade l’osso,
e ora piange un cane a Pantigliate.
domenica 2 marzo 2008
Gabbianella solitaria
“Gabbianella solitaria,
cos’hai visto volando in aria?”
Ho visto il cielo, ho visto il mare,
ho visto le barche che vanno a pescare.
C’era una nave con una grande elica
che porta la gente fin qui in America.
Ho visto il sole, la luna e le stelle:
arrivo qui seguendo quelle.
Di notte ho dormito sopra le onde,
di giorno volavo sulle nuvole tonde.
Ho visto pesci di tutti i colori
e ne ho mangiati di tutti i sapori.
Ma dimmi un po’, uomo barbuto,
posso darti qualche aiuto?
“Se vai in Italia, gabbianella,
porta i saluti ad Angelica bella,
che si trova a Toscanella.
Dille che il babbo è qui che l’aspetta,
lei, la mamma e la zia Etta.”
cos’hai visto volando in aria?”
Ho visto il cielo, ho visto il mare,
ho visto le barche che vanno a pescare.
C’era una nave con una grande elica
che porta la gente fin qui in America.
Ho visto il sole, la luna e le stelle:
arrivo qui seguendo quelle.
Di notte ho dormito sopra le onde,
di giorno volavo sulle nuvole tonde.
Ho visto pesci di tutti i colori
e ne ho mangiati di tutti i sapori.
Ma dimmi un po’, uomo barbuto,
posso darti qualche aiuto?
“Se vai in Italia, gabbianella,
porta i saluti ad Angelica bella,
che si trova a Toscanella.
Dille che il babbo è qui che l’aspetta,
lei, la mamma e la zia Etta.”
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